Chiunque utilizzi dispositivi mobili ha sicuramente avuto a che fare con diversi sistemi operativi. Uno dei più importanti è sicuramente Android.
Oggi vi racconteremo la storia e l’evoluzione del logo di Android, un semplice robottino diventato però ormai una vera e propria icona di progresso, avanguardia tecnologica e soprattutto di collaborazione.
Grazie al suo design semplice e al colore vivace, il logo è diventato riconoscibile in tutto il panorama tecnologico.
La storia di Android Inc. ha inizio nell'ottobre del 2003 a Palo Alto, in California, quando Andy Rubin, Rich Miner, Nick Sears e Chris White fondarono l'azienda con un obiettivo ambizioso: creare dispositivi cellulari più intuitivi, in grado di comprendere meglio le preferenze e la posizione dei loro utenti.
Inizialmente, l'attività dell'azienda fu avvolta nel mistero, dichiarando di focalizzarsi esclusivamente sulla produzione di software per dispositivi mobili.
Tuttavia, le difficoltà finanziarie costrinsero la squadra a cercare un sostegno esterno, e fu grazie a un finanziamento di $10.000 da parte di Steve Perlman, stretto amico di Rubin, che riuscirono a proseguire nello sviluppo dei loro progetti.
Due anni dopo, il 17 agosto 2005, Google acquisì l'azienda anticipando il proprio ingresso nel mercato della telefonia mobile. Questa mossa strategica aprì le porte a una nuova era, con il team di Rubin al lavoro per creare un sistema operativo per dispositivi mobili basato sul kernel Linux.
Il logo Android nasce nel 2007 da un'idea della graphic designer di Google, Irina Blok, incaricata di sviluppare l'identità visiva del software ancora in fase di sviluppo.
Inizialmente concepito solo per gli sviluppatori, il logo acquisì rapidamente popolarità anche tra gli utenti finali.
Blok e il suo team di progettazione miravano a creare un logo facilmente riconoscibile dai consumatori. Inoltre, l'indicazione principale era di includere un robot nel design.
Questo portò a incentrare le ricerche su giocattoli e film di fantascienza, ma la vera ispirazione derivò dai pittogrammi universalmente riconosciuti dell'uomo e della donna presenti nei simboli delle toilette.
Nacque così Bugdroid, un robot con il torso a forma di barattolo di latta e antenne sulla testa. Un’idea tanto semplice quanto efficace, che ha dato vita a uno dei loghi più riconoscibili al mondo.
Irina Blok presentò due diverse proposte cromatiche a Google: una più vivace, con il classico verde chiaro dell'androide e una nera. Fu poi scelto il verde, simbolo di modernità, tecnologia, progresso e innovazione, diventando un elemento distintivo del logo Android.
Il team decise di rendere il logo open source, consentendo a chiunque di personalizzarlo. Questa scelta, audace per l'epoca, distinse Google dai concorrenti e permise al logo di Android di cambiare nel tempo.
Negli anni, infatti, il logo Android si è travestito da ninja, ha avuto gli sci, lo skateboard... trasformandosi in mille modi.
Nel 2014, il logo di Android ha subito un restyling conservativo. I contorni del robottino sono stati ridefiniti, conferendogli una forma più slanciata e una statura più alta.
Gli elementi sono stati riorganizzati per creare una creatura più snella.
Il colore è stato reso più audace e visibile, con una tonalità di verde più brillante e vicina al colore dell’erba.
Dal 2019 in poi, il concetto di semplicità ha assunto un ruolo predominante nella progettazione del logo di Android.
In questa versione, il logo è spesso rappresentato semplicemente dalla sua iconica testa con le antennine, riducendo al minimo gli elementi grafici.
La novità più significativa è l'introduzione di caratteri minuscoli per la scritta “android".
La nuova versione del logo di Android è stata introdotta in vista del lancio del sistema operativo Android 14.
Il nuovo logo si distingue per un innovativo design in 3D, in cui il robot è diventato il fulcro, riflettendo la natura giocosa che gli utenti associano ad Android.
Inoltre, la scritta del logo del sistema operativo mobile di Google è stata modificata in "Android", con un nuovo carattere tipografico e con la A maiuscola invece che con tutte le lettere minuscole come in passato.
La decisione di Google di trasformare Bugdroid in formato 3D deriva dalla volontà di facilitare il passaggio tra ambienti online e offline.
Sei interessato a conoscere la storia dei loghi più famosi? Leggi tutti gli articoli nel nostro blog: la Storia dei Loghi.