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Airbnb: rebranding di un giovane brand

25 Luglio 2018
Tempo di lettura: 2 minuti

Il logo iniziale prevedeva semplicemente il nome del servizio scritto in corsivo, usando i colori bianco e azzurro. La baseline recitava: “travel like a human” per dare maggiore risalto alla vocazione del servizio, ovvero dare a tutti la possibilità di viaggiare nel mondo.

logoAirBnb_OLD
logoAirBnb_OLD

Dal 2014 l’azienda ha deciso di operare un completo rebrand della piattaforma a partire dalla grafica e dal tone of voice. I contenuti del sito sono più incentrati sullo storytelling. Il nuovo  logo, denominato Belò (dal verbo “to belong” ossia “appartenere”) proprio per dare all’utente maggiore senso di familiarità all’interno della community per un “mondo dalle porte sempre aperte”.

airbnb_logo
airbnb_logo

Il logo ha in sé differenti significati: è composto da una “a” maiuscola in bianco su sfondo rosso (il colore del cuore, della passione e dell’amore). Viene utilizzato anche sulle mappe del sito per indicare i luoghi dove si trova ospitalità. Ricorda la forma di un cuore rovesciato, di una casa e, in forma stilizzata, di una persona felice con le braccia alzate ed unite insieme. Questa è la vera anima di Airbnb.
È talmente semplice e universale che chiunque potrebbe crearlo, in qualsiasi punto del mondo.
Per questo l’azienda, ha ideato l’applicazione “Create Airbnb” utile a personalizzare Bélo. L'app permette ad ogni utente di modellare il logo aggiungendo milioni di varianti grafiche per poi condividerlo sui social raccontando la propria esperienza di viaggio. Lo scopo è quello di assistere l'utente a sentirsi ancor più parte della community, di una famiglia che ti fa sentire “sempre a casa ovunque tu vada”.

 

La storia

Airbnb nasce nel 2007 per venire incontro alle difficoltà economiche di Brian Chesky e Joe Gebbia due coinquilini neolaureati di San Francisco.
Per cercare di pagare l’affitto del loro loft, aumentato del 25%, i due decidono di affittare alcuni posti letto durante il meeting dell’Industrial Designers Society of America.
Comprati tre materassi ad aria (airbed), li sistemano negli spazi della casa non utilizzati pubblicando la disponibilità su un sito internet da loro creato con le relative fotografie ed offrendo la colazione la mattina successiva (breakfast). Ribattezzano l’operazione con la sigla “Airbed & Breakfast” e da quel momento comincia la grande ascesa della piattaforma americana che ha rivoluzionato il mondo del turismo e dei viaggi facilitando la ricerca di alloggi a prezzi economici in ogni parte del globo.
Fondamentali per il successo del sito sono state le recensioni incrociate in cui si lasciano commenti, sia sulla casa che sul proprietario, che a sua volta recensisce gli ospiti.
AirBnB oggi ha 11 milioni di fruitori nel mondo dal 2008, si è sviluppato in 192 paesi con 600.000 possibili alloggi, di cui 60.000 in Italia, primo paese dopo gli Stati Uniti.


Sei interessato a conoscere la storia dei loghi più famosi? Leggili tutti nel nostro blog: la Storia dei Loghi.

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